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ANDREA DI TRAGLIA È IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE FIOM CGIL FROSINONE LATINA


Frosinone, 20 novembre 2024 – L'Assemblea Generale della Fiom CGIL Frosinone Latina, oggi riunitasi alla presenza di Michele De Palma, Segretario Generale della Fiom CGIL Nazionale e di Giuseppe Massafra, segretario generale CGIL Frosinone Latina, ha eletto nuovo Segretario Generale con il 92,4 % dei consensi il compagno Andrea Di Traglia .

Nato a Saronno il 25 novembre 1983 dipendente Stellantis (già Fiat) dall'ottobre 2007. Rsa Fiat dal 2017 di cui diviene Coordinatore nel 2019; Componente dell'assemblea Generale Fiom Cgil dal 2016 di cui diviene Presidente nel 2018.

Ad Andrea, che subentra al compagno Donato Gatti, vanno tutti i migliori auguri per un buon lavoro da parte della segreteria CGIL Frosinone Latina e di tutta la Camera del Lavoro, certi che Andrea saprà rappresentare con determinazione e passione le istanze dei lavoratori metalmeccanici del nostro territorio. Un sentito e doveroso ringraziamento è rivolto al segretario uscente, Donato Gatti, per il lavoro svolto in questi anni con dedizione e competenza e che proseguirà nella segreteria confederale territoriale.

L'assemblea, che si è conclusa con un forte impegno di continuità e di lotta, ha ribadito la necessità di un grande lavoro in un contesto di grande attenzione alle sfide politiche e sociali che attendono il sindacato, con un obiettivo comune: difendere i diritti dei lavoratori e costruire un futuro migliore per la nostra comunità.

OSSERVATORIO LISTE DI ATTESA ASL DI LATINA


Latina, 07 Novembre 2024 - Ieri, presso la Asl di Latina, si è riunito l’Osservatorio aziendale sulle liste di attesa per il confronto sul Piano di tutela del cittadino per l’abbattimento delle liste di attesa.

Come Cgil eravamo l’unica organizzazione sindacale presente alla riunione e intervenuta a difesa del diritto dei cittadini di ricevere visite ed esami nei tempi previsti dalla normativa. Da tempo siamo impegnati come Confederazione, insieme alle vertenze portate avanti dalla categoria dei pensionati e dei servizi pubblici, per ridurre le liste di attesa nella Asl del nostro territorio.

Purtroppo i dati che si possono verificare sul sito regionale non sono per nulla confortanti. Basta analizzare, per esempio, i tempi per gli esami della diagnostica strumentale della Asl di Latina - periodo che va dal 30 Settembre 2024 al 3 Novembre 2024 (dati Regione Lazio) - abbiamo che:
  • 8,7 cittadini su 10 riescono ad avere nei tempi previsti accertamenti diagnostici che devono essere svolti entro 72 h (Urgente);
  • solo 5,5 cittadini su 10 riescono ad avere nei tempi previsti accertamenti diagnostici che devono essere svolti nell’ arco di massimo 10 giorni (Breve);
  • solo 7 cittadini su 10 sono riusciti ad avere accertamenti diagnostici nei 60 giorni previsti (Differibile);
  • solo 3 cittadini su 10 sono riusciti ad avere accertamenti diagnostici nei 120 giorni previsti (Programmabile);

Infine si evince che solo 4,9 cittadini su 10 riescono a prenotare un accertamento diagnostico nei tempi previsti dalla normativa tra tutte e quattro le tempistiche. Anche per quanto riguarda le visite nello stesso periodo di riferimento i dati non migliorano: 5,8 cittadini su 10 riescono ad avere una visita nei tempi previsti (tra i quattro differenti codici di priorità che possono essere assegnati dal proprio medico).

Questi menzionati sono dati esemplificativi che dimostrano in modo incontrovertibile la fondatezza delle richieste che la CGIL da tempo rivolge alla Asl di Latina, alla Regione Lazio e al Governo nazionale: investire più risorse nella sanità pubblica e non dirottarne ulteriori al settore privato. E’ sotto gli occhi di tutti infatti che a fare le spese di questa situazione inaccettabile sono i servizi pubblici, sempre più impoveriti, e l’utenza più fragile e anziana.

Al tavolo dell’Osservatorio aziendale sulle liste di attesa abbiamo sottolineato che la problematica dei tempi troppo lunghi e delle prestazioni cosiddette “fuori soglia” riguarda, soprattutto, le fasce deboli della nostra cittadinanza, che non posso permettersi di curarsi nel privato e così scelgono di rinunciare alle cure.

Durante la riunione con la ASL di Latina abbiamo discusso della delibera regionale n. 777 per l’abbattimento delle prestazioni “fuori soglia”, che assegna alla Asl di Latina euro 1.270.827,69 euro, per il recupero di circa 28000 prestazioni. La Cgil ha chiesto di conoscere in che modo tali risorse verranno utilizzate, poiché siamo conviti che debbano essere utilizzate esclusivamente per il potenziamento della sanità pubblica e del perimetro pubblico in generale.

Abbiamo evidenziato, inoltre, che occorre potenziare le uniche due risonanze magnetiche presenti nella Asl e attivare immediatamente nel Sud Pontino il servizio TAC, i due ecografi ancora inutilizzati e il mammografo presso il centro di alta diagnostica di Gaeta sollecitandone l’apertura.

Abbiamo rammentato che nel mese di Febbraio scorso abbiamo organizzato presidi di protesta davanti all’ospedale Goretti di Latina e all’ ex Ospedale Di Liegro di Gaeta, insieme allo Spi Cgil e alla Fp Cgil, proprio per chiedere alla ASL di Latina e alla Regione Lazio l’abbattimento delle liste di attesa e l’attivazione del centro di alta diagnostica (che ha a disposizione una tac a 128 strati ben due ecografi e un mammografo), visto che erano ancora fermi.

La Asl ci ha comunicato che è arrivata l’autorizzazione per l’apertura ed è in corso la formazione del personale, ma continueremo a monitorare la situazione poiché sulla stampa di questi giorni leggiamo notizie diverse. Per noi occorre procedere speditamente come sottolineato durante l’incontro. L’ apertura rappresenterebbe un primo passo importante per dare risposte su un territorio che è oltretutto molto esteso e mal collegato.

Ci attendiamo una nuova convocazione dalla Asl per discutere, nel dettaglio, delle problematiche legate alle liste di attesa ed entrare più nel dettaglio delle azioni messe in campo per superarle.

FP CGIL Frosinone Latina 
CGIL Frosinone Latina
SPI CGIL Frosinone Latina

INCIDENTE MORTALE SUL LAVORO AD AUSONIA: BASTA TRAGEDIE NEI LUOGHI DI LAVORO. È TEMPO DI AGIRE











COMUNICATO CONGIUNTO 
CGIL FROSINONE LATINA 
FILLEA CGIL FROSINONE LATINA  
FUNZIONE PUBBLICA CGIL FROSINONE LATINA

Frosinone, [6 novembre 2024] – Un’altra tragica morte sul lavoro ha colpito la nostra comunità. Ad Ausonia, un operaio sessantenne ha perso la vita, schiacciato da una lastra di marmo in circostanze che richiamano con urgenza l’attenzione sulla necessità non più rinviabile di elevare gli standard di sicurezza nei luoghi di lavoro per fare in modo una volta per tutte che queste tragedie non si ripetano più.

La CGIL Frosinone Latina tutta esprime profonda solidarietà e vicinanza alla famiglia e ai colleghi della vittima. Il dolore per la perdita è inaccettabile, e siamo consapevoli che non basta la sola solidarietà: di fronte a queste tragedie, serve una risposta concreta e immediata. Non è più tollerabile che nel 2024 la vita di un lavoratore venga messa a rischio a causa di carenze nelle misure di sicurezza e prevenzione.

Da tempo denunciamo l’insufficienza di tecnici della prevenzione e di medici del lavoro nei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Presal) delle ASL, figure fondamentali per i controlli e la prevenzione degli incidenti. La persistente carenza di personale negli organici delle ASL, accentuata da mancanza di fondi e interventi strutturali, ha indebolito in modo critico i presidi di salute e sicurezza sul lavoro.

Non bastano più le denunce: chiediamo che le istituzioni regionali e nazionali prendano finalmente atto di questa emergenza e passino all’azione. È necessario potenziare i sistemi di prevenzione, rafforzare i Presal, investire nelle risorse per le ASL e garantire che ogni luogo di lavoro rispetti standard adeguati e controlli regolari.

Rinnoviamo inoltre la richiesta che il tavolo della Prefettura su salute e sicurezza riprenda concretamente il proprio ruolo di raccordo tra enti e istituzioni, affinché possa monitorare in modo sistematico e coordinato la situazione della sicurezza sul territorio arrivando ad un protocollo condiviso con tutti gli enti preposti ai controlli, organizzazioni datoriali e organizzazioni sindacali.

CGIL Frosinone Latina si impegna a vigilare e a lottare affinché incidenti come questo non siano più una triste realtà del nostro presente. Ogni vita persa sul lavoro è una ferita per tutta la comunità, una ferita che impone un cambiamento e una giustizia concreta.

CONTRATTAZIONE SOCIALE, PRIMO INCONTRO IN PROVINCIA DI FROSINONE CON IL COMUNE DI FERENTINO


Frosinone 31 Ottobre 2024 - Cgil Cisl Uil hanno chiesto a tutti i sindaci della provincia di Frosinone un incontro al fine di attivare una efficace e fattiva collaborazione finalizzata a favorire lo scambio di proposte ed informazioni, volte alla creazione delle migliori condizioni per poter trovare insieme formule di equità ed anche di progressività contributiva, che tengano conto soprattutto dei ceti più svantaggiati e delle reali condizioni della cittadinanza del proprio Comune poiché l’analisi socio-economica del nostro territorio ci restituisce uno scenario preoccupante, in cui aumentano i bisogni della collettività, unitamente alle fragilità sociali, soprattutto per le crisi industriali in atto. A ciò si aggiunga, anche, la difficoltà degli EE.LL. a fronteggiare adeguatamente le svariate istanze sociali.

Il Sindaco di Ferentino è stato il primo a convocare le OO.SS. e ha illustrato le attività che il comune svolge quotidianamente con i servizi sociali, la situazione dei servizi a domanda diretta per le famiglie come la refezione scolastica e il servizio scuolabus. Le OO.SS., considerata una inflazione nell’ ultimo triennio pari al 17 % che ha eroso il potere d’acquisto, hanno chiesto di elevare a 15.000 euro la no tax-area dell’ addizionale comunale irpef (oggi è no tax-area fino a 10.000 euro) e se ciò non fosse possibile di ragionare anche sulla fascia che va da 10.000 a 12.000 euro di reddito annui. Il Sindaco ha confermato la sua disponibilità per verificare e valutare l’incidenza di una diminuzione dell’ addizionale comunale irpef per l’ anno 2025 per i redditi tra 10.000 e 12.000 euro. Le OO.SS. hanno evidenziato anche la necessità di continuare con l’abbattimento delle barriere architettoniche per rendere il comune ancora più vivibile per tutti. Il tavolo si è aggiornato ad un nuovo incontro prima dell’ approvazione del bilancio.


CORRUZIONE A CECCANO SU FONDI PNRR E MIGRANTI, IL SINDACO AI DOMICILIARI, LA CONDANNA DELLA CGIL



La recente inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il sindaco di Ceccano per corruzione nella gestione dei migranti e dei fondi PNRR, evidenzia un quadro preoccupante di mala gestione e abuso di potere nelle istituzioni locali. “Come CGIL Frosinone Latina, condanniamo fermamente questi episodi, che non solo violano i principi fondamentali di legalità e giustizia, ma rappresentano l'altra faccia dello sfruttamento, in particolare nei confronti dei migranti”. 

Si è espresso così il segretario generale CGIL Frosinone Latina Giuseppe Massafra, che continua:”Se da un lato è già inaccettabile che ci sia un certo sistema d’impresa che sfrutta la condizione di vulnerabilità di tanti lavoratori migranti, privandoli dei loro diritti e sottoponendoli a condizioni di lavoro degradanti, dall’altro è deplorevole che un’amministrazione pubblica, anziché tutelare i più fragili, abusi del suo potere, aggravando un sistema profondamente ingiusto. Questo caso rappresenta l'ennesimo fallimento nell'uso dei fondi PNRR, dove la mancanza di trasparenza e una visione di lungo termine rischiano di trasformare queste risorse in mere opportunità di speculazione. Da tempo, come CGIL, chiediamo una gestione responsabile di tali fondi, con una progettazione chiara e l'interazione costante con tutti gli stakeholder del territorio. Solo così possiamo evitare che il PNRR diventi uno strumento per pochi e non un'opportunità per migliorare la vita della collettività. Inoltre, se pensiamo a quanto sta accadendo più in generale, questo caso irrompe in un momento in cui la discussione nel Paese riflette una deriva più ampia del sistema dell’accoglienza in Italia dimostrando che le politiche migratorie intraprese da questo governo vanno nella direzione opposta di ciò che servirebbe. Ceccano un Paese meno sicuro dell’Albania, verrebbe da dire!

Conclude Massafra:”Al di là dell’amara ironia, la CGIL continuerà a vigilare e denunciare questi abusi, ribadendo la necessità di una gestione pubblica che sia al servizio del bene comune e della giustizia sociale”.



CGIL E FLC FROSINONE LATINA: INTEGRAZIONE E INCLUSIONE DEVONO ESSERE AL CENTRO DELLE POLITICHE SCOLASTICHE



Latina, [18/09/2024] – La CGIL e la FLC Frosinone Latina esprimono la propria profonda preoccupazione per i recenti sviluppi presso l'istituto comprensivo S. Ten. Alfredo Aspri di Fondi. La divisione degli alunni in classi separate in base alla loro origine etnica e nazionale rappresenta un grave passo indietro rispetto ai principi di integrazione e inclusione che dovrebbero caratterizzare il nostro sistema educativo.

Comprendiamo il disagio espresso dai genitori, che in molti casi riflette un timore legato all'incertezza su come affrontare una realtà scolastica sempre più multiculturale. Tuttavia, crediamo fermamente che la soluzione non risieda nella separazione, ma nella costruzione di spazi educativi in cui la diversità diventi una risorsa e un'opportunità di crescita per tutti. È fondamentale che i genitori, gli insegnanti e tutta la comunità educativa collaborino per creare un clima inclusivo e accogliente, che valorizzi le differenze e promuova la coesione sociale.

Come CGIL e FLC Frosinone Latina, siamo intervenuti in questi giorni anche in altri comuni della provincia per affrontare situazioni simili, e continueremo a vigilare affinché nelle scuole vengano adottati modelli organizzativi didattici aperti e inclusivi.

Verificheremo l’impegno della dirigente scolastica dell’istituto Aspri, che ha dichiarato l’intenzione di riorganizzare i gruppi classe per favorire un’educazione più inclusiva.

La situazione attuale è, in parte, una conseguenza delle politiche migratorie del nostro Paese, che spesso escludono e separano, creando barriere tra cittadini e stranieri. Le politiche di immigrazione, a partire dalla legge Bossi-Fini, hanno fallito nel promuovere una vera integrazione e continuano a operare una netta distinzione tra italiani e stranieri. Chiediamo con forza l'abrogazione di queste norme, che contribuiscono a creare divisioni e tensioni sociali.

Non possiamo limitarci a guardare alla multiculturalità del nostro territorio solo attraverso gli episodi di cronaca nera, come la tragica vicenda di Satnam Singh, che ci ricorda quanto sia complessa la realtà delle comunità straniere nella provincia di Latina. Affrontare la diversità significa agire concretamente per l'integrazione, non alimentare polemiche o girarsi dall'altra parte.

La scuola deve essere il primo grande incubatore di integrazione e coesione sociale. Continueremo a lavorare per garantire che ogni alunno, indipendentemente dalla sua origine, possa partecipare pienamente alla vita scolastica e sociale, in un ambiente rispettoso e inclusivo.

GRANDE SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A LATINA CONTRO IL CAPORALATO. LANDINI:”INIZIAMO UNA MOBILITAZIONE PERMANENTE”


Latina, 6 luglio 2024 - Oggi, la città di Latina è stata teatro di una straordinaria manifestazione nazionale organizzata dalla CGIL (guarda qui le immagini della manifestazione). Una moltitudine di persone provenienti da ogni angolo d'Italia. Sindacati, rappresentanti politici e membri della società civile si sono uniti in un corteo che ha attraversato le strade della città per dire basta al caporalato e allo sfruttamento nei campi.

La manifestazione, iniziata da Via Vittorio Cervone, si è conclusa in Piazza della Libertà con un discorso particolarmente sentito del segretario generale della CGIL Maurizio Landini. "Oggi dimostriamo che l'Italia intera è unita contro ogni forma di sfruttamento e illegalità nel mondo del lavoro e questa manifestazione è la prosecuzione di una vertenza che appartiene a ogni territorio e ad ogni luogo di lavoro, da oggi iniziamo una mobilitazione permanente che durerà finché non avremo raggiunto l’obiettivo" ha dichiarato Landini nel suo intervento.

La partecipazione massiccia alla manifestazione non solo ha sottolineato l'importanza della lotta e dell’impegno contro il caporalato, ma ha anche dimostrato che nel nostro Paese esiste un sostegno diffuso verso le azioni volte a garantire dignità e diritti ai lavoratori. "La morte di Satnam Singh è una tragedia che non deve più ripetersi," ha affermato Landini. "Dobbiamo abolire le leggi come la Bossi-Fini e il decreto flussi, che alimentano lo sfruttamento e la precarietà."

La CGIL continua ad impegnarsi, come ha sempre fatto, restando in prima linea nella lotta contro il caporalato e ogni forma di sfruttamento, promuovendo la legalità, la sicurezza e la dignità sul lavoro. La mobilitazione di oggi è stata una chiara dimostrazione che la società italiana non tollera più condizioni di lavoro disumane e chiede un cambiamento immediato.

La manifestazione di Latina ha lanciato un messaggio potente: è possibile e necessario costruire un futuro dove i diritti dei lavoratori siano rispettati e dove ogni forma di sfruttamento sia eliminata. "La CGIL continuerà a battersi per i diritti di tutti i lavoratori," ha concluso Landini. "Oggi abbiamo fatto un passo importante, ma la nostra lotta continua fino a quando ogni lavoratore potrà vivere e lavorare con dignità."

La straordinaria partecipazione di oggi è una testimonianza di solidarietà e di determinazione nel combattere contro l'ingiustizia e nel costruire un futuro più giusto per tutti.



CGIL: SABATO 6 LUGLIO, MANIFESTAZIONE NAZIONALE A LATINA CONTRO IL CAPORALATO E CONTRO L'ILLEGALITÀ

Il prossimo sabato 6 luglio, la CGIL ha indetto una manifestazione nazionale a Latina, una città che è diventata suo malgrado il simbolo delle drammatiche condizioni di lavoro nel settore agricolo italiano. Un corteo che attraverserà la città per poi concludersi in Piazza della Libertà, dove interverrà il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini e dove sono attesi migliaia di funzionari, delegati e militanti della CGIL e delle federazioni di categoria da tutta Italia, così come delle associazioni della società civile.

Latina e l'Agro Pontino sono tristemente noti per le gravi condizioni di sfruttamento dei lavoratori agricoli, in gran parte immigrati asiatici, soprattutto di etnia Sikh. Ma Latina è anche simbolo di lotte sindacali, di denuncia, di impegno sociale. CGIL, FLAI, assieme anche alla cooperativa In Migrazione di Marco Omizzolo, combattono da anni la battaglia contro il caporalato e lo sfruttamento nei campi.

Giuseppe Massafra, segretario generale della CGIL Frosinone Latina, ha evidenziato come il caporalato e lo sfruttamento siano considerati fenomeni normali da molte parti della società e delle istituzioni. "Questo chiama a una responsabilità collettiva," afferma Massafra, "che deve tradursi in azioni concrete."

Azioni concrete che proprio in questi giorni stanno – almeno da parte dell'autorità giudiziaria – iniziando ad arrivare: proprio ieri è stata emessa l'ordinanza di custodia cautelare in carcere dal Gip del Tribunale di Latina per Antonello Lovato, titolare dell'azienda in cui lavorava Satnam Singh, contestandogli il reato di omicidio doloso con dolo eventuale. Come CGIL – continua Massafra - “abbiamo accolto positivamente la notizia ma continuiamo a chiedere che l'azienda Agrilovato sia posta sotto controllo giudiziario come previsto dall'articolo 3 della Legge 20 ottobre 2016, n°199, così come continuiamo a ribadire la necessità di applicare rigorosamente la legge regionale del 2018 e la disciplina di contrasto al caporalato del 2016, perché occorre eliminare l'intermediazione illegale, che è legata a doppio filo con la criminalità organizzata che opera in maniera radicata nel territorio.” 

Ed è proprio di oggi – a tal proposito - la notizia che Il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi Ã¨ stato posto agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta su un'associazione mafiosa radicata nella cittadina in provincia di Latina. L'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma ha rivelato presunti legami e condizionamenti tra politici locali e organizzazioni criminali di 'ndrangheta, influenzando anche il voto elettorale ad Aprilia e Pomezia. 

“Questi interventi rappresentano un passo importante nella lotta contro le mafie e lo sfruttamento, ma sono solo l'inizio di un percorso necessario per scoperchiare e neutralizzare un sistema che opera nell'ombra, sono solo la punta dell'iceberg di un fenomeno molto più vasto e preoccupante. Il caporalato, il traffico di droga, le estorsioni, e l'usura sono parte di un intreccio di illegalità che compromette il tessuto sociale ed economico della nostra provincia.” Continua il segretario generale CGIL Frosinone Latina, che conclude:”È essenziale che le istituzioni locali e nazionali, insieme al governo, prendano coscienza di questa realtà e agiscano con determinazione. Non basta affidarsi alle sole azioni della magistratura e delle forze dell'ordine: serve un impegno corale e continuativo da parte di tutte le istituzioni per garantire legalità, sicurezza e giustizia sociale.

La CGIL continuerà a mobilitarsi e a denunciare ogni forma di sopruso e sfruttamento, chiedendo misure concrete per proteggere i lavoratori e ripristinare condizioni di lavoro dignitose. Invitiamo tutte le forze politiche, sindacali e la società civile a unirsi in questa battaglia di civiltà, affinché la giustizia possa prevalere e il sistema criminale venga definitivamente smantellato.”

La manifestazione del 6 luglio non è solo un momento di commemorazione, ma un richiamo all'azione per tutti. 



TRAGEDIA NEI CAMPI DELL'AGRO PONTINO, IL PREFETTO FALCO CONVOCA CGIL E FLAI



A seguito del tragico accadimento di ieri nelle campagne di Latina, in cui un bracciante indiano ha perso un braccio mentre utilizzava un macchinario agricolo e anziché essere soccorso è stato buttato in strada come un rifiuto e che ancora lotta tra la vita e la morte, il Prefetto di Latina Maurzio Falco ha convocato oggi pomeriggio alle 17 la CGIL e la Flai CGIL (la categoria che rappresenta i lavoratori dell'agricoltura) per un confronto sui temi che questo ennesimo tragico e riprovevole fatto

accaduto nell'Agro Pontino ha riportato alla pubblica attenzione. Confronto che assume ancor maggior rilevanza alla luce dell'incarico che proprio Maurizo Falco andrà a ricoprire su proposta del Ministro dell'Interno: “Commissario straordinario in materia di superamento degli insediamenti abusivi e contro lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura”.

Tre i punti principali sui quali i rappresentanti sindacali hanno chiesto un particolare impegno da parte del prefetto: un riscontro politico su come utilizzare i fondi del PNRR destinati proprio alla lotta e al contrasto al caporalato che su Latina dovrebbero ammontare a circa 4 milioni di euro; una particolare attenzione alla “questione sociale” che riguarda un'intera comunità, quella indiana a Latina, che lavora nei campi irregolarmente e senza alcuna tutela, che ha paura di denunciare perché questo vorrebbe dire perdita del lavoro se non peggio (una percentuale enorme di questi lavoratori e lavoratrici sono senza permesso di soggiorno e quindi ancor più ricattabili), una comunità che vive in condizioni abitative precarie nei casi migliori e che non può accedere ad alcuna forma di welfare o assistenza sociale; infine, la necessità di affrontare e risolvere una volta per tutte le falle della filiera dei controlli nei luoghi di lavoro, che è alla base della prevenzione e dello sradicamento del “fenomeno caporalato”, che purtroppo allo stato attuale rappresenta i limiti più grandi di un'azione che altrimenti non potrà mai essere risolutrice.

Il prefetto si è espresso favorevolmente a tutte le richieste espresse dalle sigle sindacali, prendendo un impegno proattivo affinché non solo tragedie del genere non accadano più, ma anche nell'ottica di contribuire finalmente a restituire il giusto riconoscimento sociale e non solo a una comunità, quella indiana dell'Agro Pontino, che da anni è costretta a subire in silenzio pur ricoprendo un ruolo essenziale nell'economia di un intero territorio e non solo.

A tal proposito il Prefetto Falco si è espresso positivamente al sollecito dei rappresentanti sindacali di rilasciare il permesso di soggiorno al lavoratore che ancora non è fuori pericolo di vita e a sua moglie, prendendo un impegno che non è un mero atto risarcitorio, ma rappresenta un segnale politico e sociale: lo Stato c'è, ed a protezione di tutte le persone che sono vittime, che sono ricattabili, che – nei casi come questo – sono addirittura in condizioni di schiavitù, perché il caporalato è un fenomeno che non riguarda solo agricoltura, ma è trasversale e diffuso ancor più di quello che si pensi.

CGIL e Flai CGIL, assieme a tutte le altre federazioni di categoria, durante l'incontro con il Prefetto hanno espresso i loro sostegno e la loro solidarietà con un presidio che ha visto la partecipazione di funzionari, delegati e militanti.

LA TRAGEDIA INVISIBILE DELL'AGRO PONTINO: SCHIAVITÙ E DISUMANITÀ NEI CAMPI; NELLE CAMPAGNE DI LATINA UN BRACCIANTE PERDE UN BRACCIO E VIENE BUTTATO IN STRADA



Quanto accaduto a Borgo Santa Maria non può essere considerato semplicemente un infortunio sul lavoro, ma rappresenta la tragica conseguenza della condizione di schiavitù a cui sono sottoposti migliaia di lavoratori nell'agro pontino. Il giovane bracciante di nazionalità indiana, tuttora in pericolo di vita, dopo aver perso un braccio, tranciato da un macchinario per la preparazione delle serre, non ha avuto nemmeno la possibilità di essere soccorso immediatamente e adeguatamente. Nonostante le condizioni disperate, è stato scaricato davanti alla sua abitazione come un rifiuto, un oggetto ormai inservibile.

Questo è l'ennesimo, inaccettabile episodio di disumanità in un territorio che, negli ultimi anni, ha riempito le cronache di precarietà e sfruttamento. Ciò che è ancora più grave è che questa situazione sembri ormai essere considerata normale.” Queste le parole del segretario generale CGIL Frosinone Latina Giuseppe Massafra, che continua:”Sembra normale che, nell'agricoltura del pontino, continuino a esistere "fantasmi" che si ammazzano di lavoro nei campi, trattati come schiavi e privati della loro dignità. Sembra normale che migliaia di persone di altre etnie, che abitano questo territorio da generazioni, continuino a vivere ai margini di un sistema che non li riconosce, ma che si nutre di loro.
Sembra normale che, dopo eventi di questo genere, l'unica aspettativa sia una breve indignazione, destinata a durare il tempo di un articolo di giornale, senza nessuna azione concreta per porre fine a questa disumanità.

Conclude Massafra:”La denuncia non basta più. Serve un'azione forte che smuova le coscienze. Serve la consapevolezza diffusa che, quando la dignità di un solo essere umano viene calpestata, l'asticella inevitabilmente si abbassa per tutti”.



COMUNE DI LATINA, CGIL, CISL E UIL : SOTTOSCRITTI PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI E L’ACCORDO OPERATIVO PER I SITI INDUSTRIALI DISMESSI

Questa mattina, presso il Comune di Latina, sono stati sottoscritti un protocollo d’intesa di relazioni sindacali e un accordo operativo per i siti industriali dismessi tra l’ente municipale e le organizzazioni sindacali CGIL Frosinone Latina, Cisl Latina e Uil Lazio.

A firmare i documenti sono stati il sindaco di Latina Matilde Celentano, in rappresentanza del Comune, e i segretari Giuseppe Massafra (CGIL), Roberto Cecere (Cisl) e Luigi Garullo (Uil)

I protocolli sottoscritti oggi sono di fondamentale importanza per lo sviluppo – e non solo – del nostro territorio. Un accordo volto a favorire lo sviluppo territoriale e migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso un dialogo costante e continuo che si basi su un sistema di relazioni sindacali improntato al rispetto reciproco delle competenze e alla promozione di iniziative congiunte su tematiche cruciali per la comunità locale.

Le parti si incontreranno ogni quattro mesi, ma anche su richiesta, possibilmente in prossimità della redazione del bilancio preventivo al fine di discutere e attuare azioni concrete riguardanti varie aree d'interesse, in particolare lo sviluppo del territorio, il welfare, la sicurezza.




Si va dalla valutazione degli interventi finanziati dai fondi del PNRR, FSC e Fondi strutturali a un Piano delle Opere Pubbliche per uno sviluppo integrato e alla semplificazione amministrativa; dallo sviluppo del polo universitario alle politiche sociali per fasce vulnerabili; da Politiche di bilancio basate sull'equità sociale e agevolazioni utilizzando l'ISEE a Politiche abitative inclusive, fino al recupero dei siti industriali dismessi anche in un’ottica di risanamento ambientale; infine, di enorme importanza, il contrasto all'evasione fiscale, all'illegalità, al lavoro non regolare e al caporalato.

Quest'ultimo passaggio in particolare rappresenta un cardine decisivo per il benessere del nostro territorio e delle persone che lo vivono. Non solo è fondamentale che il protocollo crei le condizioni per un lavoro sinergico finalizzato alla lotta all'illegalità, al lavoro nero e al caporalato. Il coinvolgimento della Prefettura poi sarà decisivo a partire dal monitoraggio di quelle che sono le condizioni in termini di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, perché molto spesso è proprio dai numerosi incidenti e dalle tragedie che – purtroppo – accadono sovente sul lavoro che poi vengono alla luce condizioni di irregolarità e illegalità.

Di fatto i due accordi aprono un dialogo tra le parti sociali e istituzionali senza precedenti perché fatto non più solo di confronti sporadici, ma di sinergie, competenze, scelte condivise ed operatività con le quali avremo realmente la possibilità di fare un salto di qualità, chiaramente sarà determinante il rispetto degli impegni presi da parte di tutti gli attori coinvolti; in particolare, se pensiamo alla gestione delle risorse dei fondi strutturali e del PNRR, scelte sagge, lungimiranti e condivise potranno fare veramente la differenza.




I due protocolli rispecchiano la volontà dell’amministrazione comunale di Latina a percorrere tutte le strade praticabili per una progressiva riduzione dei tributi ove possibile e a promuovere gare d'appalto che rispettino il costo del lavoro stabilito dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, che favoriscano un equilibrio tra qualità e costo dei servizi offerti. Si prevede inoltre l'applicazione della clausola sociale prevista dalla legge sugli appalti, garantendo anche norme sulla sicurezza sul lavoro per tutti gli operatori coinvolti. 

Ci auguriamo che i documenti sottoscritti oggi rappresentino solo l'inizio di una nuova strada fatta di legalità, equità, giustizia sociale, che possa dare una nuova linfa al nostro territorio ed essere d'esempio per gli altri.





CGIL E FILT CGIL FROSINONE LATINA: SCONVOLTI E INDIGNATI PER L’ENNESIMA TRAGEDIA SUL LAVORO A LATINA


Stanotte, a Borgo Santa Maria, è avvenuta l’ennesima tragedia sul lavoro nel nostro territorio: un operaio di 38 anni, dipendente di una ditta di trasporti e logistica, ha perso la vita durante le operazioni di scarico merce. Siamo profondamente sconvolti e indignati per questa perdita che, come molte altre, si poteva e si doveva evitare.

Sono stati i colleghi di lavoro a chiamare immediatamente i soccorsi, e sul posto sono intervenuti i Carabinieri, i sanitari del 118 e il Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’Asl di Latina. Tuttavia, nonostante gli sforzi, non è stato possibile salvare l’operaio.

Non è possibile continuare a fare la conta delle lavoratrici e dei lavoratori che escono la mattina per andare a lavoro e non vi fanno più ritorno. Questo è un dramma che si ripete con una frequenza inaccettabile, e che getta nello sconforto famiglie e comunità intere. La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro non possono essere relegati a questioni secondarie o affrontate solo a seguito di tragedie. È un tema imprescindibile, che riguarda sia la cultura che la pratica quotidiana. Un’urgenza che non può più essere rinviata. Chiediamo alle autorità preposte di fare quanto prima chiarezza su quanto avvenuto per individuare le responsabilità.

Da tempo la CGIL Frosinone Latina invoca l’istituzione di un tavolo permanente con il Prefetto e le istituzioni competenti, affinché si affronti una volta per tutte questa drammatica situazione in modo concreto e risolutivo. Non possiamo più aspettare. È necessario agire subito, con decisione e determinazione, per mettere fine a questa strage silenziosa.

Non servono parole di circostanza, serve spezzare una spirale fatta di precarietà, aumento dei ritmi di lavoro, scarsa formazione e pochi investimenti sulla sicurezza. Le lavoratrici e i lavoratori hanno il diritto di lavorare in sicurezza e di tornare a casa dalle loro famiglie. Chiediamo che vengano prese misure immediate per rafforzare la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, attraverso controlli più rigorosi, formazione continua e l'adozione di tutte le precauzioni necessarie per evitare ulteriori tragedie. E’ il momento di dire basta e di costituire finalmente la Procura Nazionale sulla salute e sulla sicurezza e mettere assieme persone che abbiano le competenze per poter lavorare.

Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia dell’operaio deceduto e ai suoi colleghi, fin da ora come Cgil e Filt Cgil ci mettiamo a disposizione per ogni sostegno e aiuto e ribadiamo il nostro impegno a lottare affinché tragedie del genere non si ripetano mai più.

CGIL Frosinone Latina
FILT CGIL Frosinone Latina